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Vita, morte, immortalità, percezione del nulla, nullità della religione, l'orrore del suicidio e l'inconsistenza della fama terrena. Arthur Schopenhauer è il primo filosofo che ha avuto il coraggio di guardare senza illusioni né finzioni intellettuali ai drammi dell'esistenza umana. Con sguardo spietato e compassionevole, con pupille piene di lacrime e di coltelli. Consapevole che "in ogni tempo i grandi geni della poesia, della filosofia, delle arti, si ergono come eroi solitari che conducono una lotta disperata e unica contro un intero esercito". In questa antologia - raccolta da Federico Scardanelli - per frammenti che ustionano come cocci di lava, i grandi temi del filosofo tedesco risplendono con sinistra grandezza. La morte? Non esiste.